Progetto Mo.T.A. (Mondeggi Terreni Autogestiti)
Il Progetto MoTA nasce nel novembre del 2014, dopo l’insediamento del presidio permanente a Cuculia, con lo scopo di continuare a moltiplicare le relazioni tra il comitato Mondeggi Bene Comune (MBC) e la popolazione locale.
In quel periodo furono organizzati alcuni incontri nelle Case del Popolo del territorio, durante i quali fu chiesto ai residenti aiuto e collaborazione nella cura e custodia del territorio di Mondeggi, tramite la manutenzione di un certo numero di olivi e/o la creazione di un piccolo orto familiare: chiunque si fosse reso disponibile avrebbe potuto così usufruire dei frutti del proprio lavoro (olio e ortaggi).
Una pratica tra l’altro già considerata all’interno della Carta dei Principi e degli Intenti, dove si legge appunto: “dedicare parcelle di seminativo ad orti sociali e condivisi, assegnati dalle assemblee a gruppi di famiglie o singoli che vogliano dedicarsi all’autoproduzione di almeno una parte del proprio fabbisogno alimentare”.
Ad oggi, la proposta è stata accolta da un gran numero di persone (circa 300), che con il loro lavoro hanno contribuito alla cura di quasi 4000 olivi ed alla creazione di circa 20 orti familiari. Gli aderenti al progetto, lavorando assieme, hanno così ri-creato insieme un senso di comunità grazie alla frequentazione degli spazi di Casa Rusciano, ed hanno quindi ampliato la comunità che gestisce e si occupa di Mondeggi come un bene comune.
Inoltre, il contatto quotidiano durante il lavoro tra i nuovi aderenti al Progetto MoTa ed i componenti del comitato MBC, ha consentito di esporre ed approfondire tutti gli aspetti politici e sociali del Progetto Mondeggi Bene Comune: in questo modo, lentamente, la neonata comunità del Progetto MoTA sta acquisendo una coscienza politica più profonda, tramite la quale comprendere che gli olivi e gli orti hanno costituito la porta d’ingresso in un progetto molto più ampio, con implicazioni politiche, sociali ed economiche nettamente in contrapposizione rispetto ai modelli attualmente dominanti.
Il primo anno di vita del progetto è stato – pur con tutti gli inconvenienti e le imperfezioni del caso – ampiamente positivo ed ha avuto due importanti risultati:
- gran parte degli aderenti al progetto ha raccolto le olive in modalità completamente condivisa, mettendo assieme forze e competenze e suddividendo in parti uguali l’olio prodotto: si è in pratica attuata una gestione collettiva del bene comune ad uno stato embrionale, ma che potrà essere affinata in futuro
- anche sulla scorta di questa esperienza, il Progetto MoTA si è dato- in analogia con il Progetto MBC – una Carta dei Principi in cui riconoscersi, che viene di seguito riportata.