Care Istituzioni: voi cosa proponete?

Gentili signori delle istituzioni fiorentine, gentilissimo presidente della CIA Toscana.

Mi sono preso a cuore, in quel di Mondeggi, 35 olivi che con fatica e passione sono riuscito a far fruttare.

Sono esterrefatto ed amareggiato delle vostre dichiarazioni e mi fate paura perché sono dichiarazioni sensazionalistiche e propagandistiche che porteranno solo ad un irrigidimento tra le istituzioni e i cosiddetti “occupanti”.
Vi faccio una domanda: quali sono i vostri bisogni?
Il mio bisogno è quello di vedere la terra curata e non abbandonata, condivisa e non contesa, amata e non deturpata.
Lavoro per lo Stato ormai da 26 anni, da sempre credo di difendere i cittadini, le istituzioni, la patria.

Lavorando attorno ai 35 olivi che custodisco ho capito che anche loro sono la mia patria, sono le mie radici con un territorio ricco di storia e quando, un anno fa, ho cominciato a ridargli una forma, a curarli, a potarli, a capirli e perché no a parlargli, mi sono reso conto di quanto una mera logica di profitto avesse rovinato un territorio, abbandonandolo a se stesso nel silenzio dell’ignoranza.

Oggi intorno a me, intorno a quei 35 olivi, ce ne sono altri 35 e 35 e 35 e ancora altri 35 che sono stati curati e rimessi a frutto.

Dov’era la Città metropolitana, dov’era la CIA, dov’era la ex Provincia di Firenze e dov’era il Comune di Bagno a Ripoli?

Perché non vi siete rimboccati le maniche per evitare che un territorio così ricco di risorse andasse in malora.

Io ci sono e come me c’è un variegato ed eterogeneo esempio di popolazione: dal contadino al pensionato, dalla massaia all’impiegato e tutti con un unico scopo, che non è quello del profitto ma quello di porre fine allo scempio che gestioni del territorio assenti e lassiste hanno perpetrato.

Se di guadagno vogliamo parlare devo dire che è vero: il guadagno c’è stato! Ci ha guadagnato il territorio!

Venite su a Mondeggi, venite a vedere con i vostri occhi l’oliveta, venite a vedere la parte ancora abbandonata e quella che, faticosamente, abbiamo ripulito dai rovi e dall’incuria.

Venite a respirare l’aria gioiosa quando a fine giornata portiamo le olive al frantoio, venite con noi a festeggiare la fine della raccolta con un bel pranzo condiviso e autogestito.

Quello di Mondeggi è un progetto, voi cosa proponete oltre alle minacce di sgombero?