Le ultime notizie sul futuro della tenuta di Mondeggi sono allarmanti non solo per il movimento “Verso Mondeggi Bene Comune” ma per tutto il territorio.
La Provincia è intenzionata di concludere in tempi brevi, non oltre comunque la fine del 2014, la vendita della tenuta di Mondeggi. La decisione va presa per la necessità di trovare i soldi dovuti alla copertura del decreto “80 euro” voluto dal governo.
Vi inviamo il comunicato stampa relativo alle proposte del Comitato “Verso Mondeggi Bene Comune, fattoria senza padroni” sul futuro della tenuta di Mondeggi e i pericoli delle scelte della Provincia di Firenze.
È gradita la più ampia partecipazione alla conferenza stampa:
PROPOSTE SUL FUTURO DI MONDEGGI PER IL BENE COMUNE DEL TERRITORIO
Progetto partecipato sperimentale per un’agricoltura ed un’economia innovative e un benessere collettivo
venerdì 23 Maggio, ore 10:00, Facoltà di Agraria, Piazzale delle Cascine 18, Firenze.
La vendita, secondo quanto annunciato dall’ente, avverrà con una base d’asta “da svendita”. In questo modo, si perderebbe un bene pubblico di grande potenzialità, che potrebbe trasformarsi in un modello sperimentale di sviluppo sostenibile per tutta la regione Toscana.
La tenuta di Mondeggi non è proprietà della Provincia, ma un bene pervenuto all’ente con un vincolo di destinazione d’uso: finalità di natura sociale. Questo vincolo non può essere ignorato, con la vendita sul mercato immobiliare, come se si trattasse di un qualsiasi altro bene generico del patrimonio provinciale.
Questa è la posizione del Movimento “Verso Mondeggi Bene Comune” che ha proposto da mesi la trasformazione di Mondeggi in bene a disposizione della collettività, una fattoria basata sull’agricoltura contadina in grado di produrre alimenti sani, lavoro per i giovani e servizi polifunzionali.
Mondeggi deve rimanere aperta agli abitanti dei territori vicini. L’uso e l’accesso ad un luogo che ha pochi eguali, di grande storia testimoniata dal parco agricolo e dall’antica Villa, non può essere negato alla gente, a vantaggio di speculazioni private.
Ci sono molti motivi perché ciò non avvenga. Eccoli:
La prima: con il moltiplicarsi di eventi calamitosi causati, per le mutate condizioni meteorologiche e per il degrado del territorio, non si può privare ancora il territorio di possibilità di opere di manutenzione e cura. Non va dimenticato che la vallata dell’Ema, sul cui bacino idrografico insistono i 200 ettari di Mondeggi, è stata già vittima in passato di alluvioni che hanno provocato ingenti danni.
Il movimento “Mondeggi Bene Comune” si ripropone di custodire questa area, con attività di manutenzione e recupero del paesaggio agrario sconvolto da anni di incuria e di abbandono. Solo con il lavoro dei contadini-custodi potrà essere garantito un risultato che nessuna azienda privata potrà ottenere. In tal senso i contadini-custodi di Mondeggi si candidano a offrire una prospettiva di riabitazione e gestione del territorio agricolo che, attualmente privo di qualsiasi intervento di manutenzione, è destinato a produrre in futuro effetti disastrosi a causa dell’aumento del dissesto idrogeologico di questa porzione di territorio.
La seconda ragione poggia le basi sulla necessità, in un momento di crisi profonda del lavoro, di cercare soluzioni concrete e stabili al futuro dei giovani.
I giovani contadini–custodi propongono alle istituzioni, alla politica, alla comunità una ricetta semplice e di basso costo. Il capitale terra, che l’ente Provincia ha ereditato perché venisse realizzato una sede di manicomio, dovrebbe offrire una possibilità di futuro ai giovani con un lavoro che comporti bassi costi di investimenti e una remunerazione in grado di offrire una prospettiva di lavoro. I 200 ettari della fattoria di Mondeggi Bene Comune possono offrire la possibilità di un lavoro ad almeno 30 persone, garantendo l’arresto del degrado di un bene che appartiene a tutti e che proprio per questo abbandono ha perso nel tempo molto del suo valore. Il riscatto di Mondeggi passa inevitabilmente anche dal riscatto del lavoro dei suoi futuri abitanti e rappresenta un segnale chiaro lanciato a chi non ha altro da offrire che vendere beni comuni per arginare le falle di un’economia sempre più in difficoltà.
La terza ragione è quella legata all’alimentazione e al paesaggio agricolo del nostro paese. Sarebbe quanto meno contraddittorio che, nel momento in cui tutti parlano di riqualificare la produzione di alimenti con produzioni agricole locali, a Mondeggi si proceda in senso opposto, svendendo un bene agricolo destinato ad un mercato finanziario-speculativo non certo interessato a puntare sulla vocazione agricola polifunzionale di questo bene che invece appartiene all’opzione contadina che è il fulcro della proposta del Comitato.
Mondeggi si propone come naturale prolungamento di un progetto di nuova agricoltura e nuova alimentazione che ruota intorno alla rete dei Gas (Gruppi di acquisto solidale), dei mercati dei produttori agricoli locali, della difesa della proprietà pubblica dei semi, della difesa della proprietà pubblica dell’acqua, della necessaria ricerca di forme di produzione agricola in armonia con la natura, per una alimentazione che sia causa di salute e non di malattia, per un paesaggio agrario che testimoni la bellezza del nostro paese e inverta la marcia del degrado a cui da troppo tempo abbiamo assistito.
Mondeggi in tal senso costituisce un caso esemplaredi paesaggio agrario storico monumentale che le attività preliminari del Gruppo hanno messo in luce e che può costituire la base per sviluppare attività sociali complementari a quelle agricole, a servizio della Comunità circostante e metropolitana.
Chiamiamo e invitiamo le comunità che vivono intorno a questo bene, le Amministrazioni pubbliche, la politica a farsi carico di questa responsabilità offrendo una via d’uscita ai giovani con poche prospettive di futuro e ad un territorio sempre più destinato a incontrare abbandono e degrado.
Non è facendo cassa con una vendita/svendita che si risolvono i problemi, ma con un lento e attento impiego delle mille Mondeggi sparse per il territorio italiano che indichino strade nuove di riabitazione dei diversi territori.
Esperienze di questo tipo si stanno moltiplicando in molte zone d’Italia: Caicocci in Umbria; il comprensorio agricolo di Tor Marancia nel comune di Roma; l’isola di Poveglia nella laguna veneta; l’esperienza del Teatro Valle a Roma; il Municipio dei Beni Comuni e Distretto 42 di Pisa sono solo alcuni di questi territori.
È tempo che su questo tema si sensibilizzi tutto il nostro paese.
Insieme con Vandana Shiva, lanciamo a tutti i giovani senza futuro e senza lavoro un appello: ritorniamo a occuparci della terra e dell’agricoltura, l’unica occupazione in grado di guarirci da un’economia tossica che fa ammalare tutti.
Il 27, 28 e 29 giugno tutti quelli che sono in cammino in questa direzione si ritrovano a Mondeggi per costruire e dare corpo a questo progetto di futuro.
Per illustrare le linee guida del progetto “Mondeggi Bene Comune” si terrà una Conferenza Stampa il giorno 23 Maggio 2014 alle ore 10 alla Facoltà di Agraria a Firenze.
Comitato Verso Mondeggi Bene Comune, fattoria senza padroni
http://tbcfirenzemondeggi.noblogs.org/
https://www.facebook.com/mondeggi.benecomune
https://www.change.org/it/petizioni/enrico-rossi-mondeggi-resti-fattoria-senza-padroni
#Agorà2014
#Agoràfiorentina
23 – 24 maggio, parole in movimento: facoltà di Agraria, parco delle cascine
Venerdì 23
ore 17,30 – Quali diritti? Valori e retoriche dei movimenti in Italia. Ne parliamo con:
– Francesco Piccioni (Contropiano)
– Simone Sisti (Infoaut)
– Silvano Cacciari (SenzaSoste)
ore 20,30 – Cena benefit per l’Assemblea verso Mondeggi Bene Comune (fattoria senza padroni) con presentazione del progetto
Sabato 24
ore 15 – Quali risorse per l’umanità? Fine del petrolio e altre piccole apocalissi prossime venture. Ne parliamo con Giovanni Pancani
ore 17 – Quale ricchezza per i lavoratori? Tempo, salario, reddito. Ne parliamo con:
– Laboratorio Acrobax e Clash City Workers
ore 20 – Apericena vegano
ore 21,30 – Beni comuni: inclusivi o esclusivi? Ne parliamo con:
– Luigi Lombardi Vallauri e l’assemblea verso Mondeggi Bene Comune