Tavolo tematico “Territori in resistenza. Costruire alternative reali intrecciando relazioni e pratiche di movimento”.

I Round (brainstorming): sabato 25 giugno h. 15
II Round (progettualità): domenica 26 giugno h. 10.30

“L’unica forma per sconfiggere l’idra del capitalismo è smettere di creare il capitale e dedicarci alla creazione di altri mondi. Mondi basati non sul denaro e sul profitto ma sulla dignità e l’autodeterminazione.”
John Holloway su Il pensiero critico di fronte all’idra capitalista*.

Il panorama che si delinea all’orizzonte non è dei più rosei:

Megaprogetti come aeroporti e inceneritori, speculazioni, svendita dei beni pubblici, nocività e grandi opere inutili, sono solo alcune delle minacce che il sistema capitalista mette in atto nei nostri territori insieme all’attacco ai diritti e alle libertà fondamentali prima fra tutte la libertà di movimento.

Il capitalismo è una religione che attraversa oceani e confini e si impossessa di tutto; la
logica del profitto sopra ogni cosa.
Qualsiasi aspetto delle nostre vite sottostà a questa logica, anche l’ambiente che ci circonda, la nostra quotidianità, la nostra libertà.

Non è più abbastanza opporsi tenacemente perchè è già ovunque: nelle nostre case, tra le nostre lenzuola, nella nostra cultura, nelle nostre relazioni, sulle nostre tavole.

Ogni gesto che facciamo, anche involontariamente, è inserito nella logica del profitto, nessuno e nessuna di noi può vivere senza dover fare i conti con il modello dominante.

Grazie all’impegno di chi si ribella a tutto questo delle alternative stanno già nascendo: scuole libertarie,collettivi universitari, mense e palestre popolari, fabbriche occupate e riconvertite, fattorie, mercati, spacci e accoglienza autogestiti, centri sociali, gruppi di acquisto, case occupate, riappropriazioni, ZAD, reti.

Scoprire queste alternative non sempre è facile, la scommessa è renderle visibili a tutti.

Noi che ci stiamo dentro pensiamo possano essere il motore di un grande cambiamento ma ancora c’è molto da costruire, vorremmo che i nostri “mondi altri” avessero delle radici forti, che le nostre alternative fossero delle alternative reali, percorribili da tutte e tutti per sfuggire alla morsa dell’Idra capitalista*.

Facciamo uno sforzo di immaginazione e complicità.
Come ci immaginiamo un “mondo altro” senza il capitalismo, senza TAV e inceneritori, un mondo senza padroni dove le case sono di chi le abita e la terra di chi la lavora, un mondo in cui l’istruzione è libera e liberi i confini. Come insieme possiamo costruirlo?

Forse abbiamo bisogno di cambiare punto di vista, guardarci da fuori verso dentro per analizzare cio che stiamo costruendo, capire come lo stiamo facendo e con chi .

Quali sono le buone pratiche per costruire alternative reali?
Come possiamo rendere piu forti quelle già esistenti?
Come possono intrecciarsi tra di loro?

* Il volume racchiude gli interventi dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) presentati in “Homenaje a los compañeros Luis Villoro Toranzo y Maestro Zapatista Galeano”, evento realizzato nel Caracol di Oventic il 2 maggio 2015, e durante il Seminario “El Pensamiento Critico frente a la Hidra Capitalista” che si è svolto dal 3 al 9 maggio 2015 presso il CIDECI (Centro Indígena de Capacitación Integral) a San Cristóbal de las Casas, Chiapas – Messico, con la partecipazione di numerose organizzazioni, realtà di base, attivisti e studiosi dal Messico e dal mondo.
Alcuni estratti:
“Non si tratta di giudicare, ma di capire. E qui c’è un problema che richiede del pensiero critico, non si tratta solo di arrivare a una conoscenza scientifica, ma di definire una strategia di resistenza, di sopravvivenza, di vita.”
Sup Galeano
“Noi, zapatiste e zapatisti, vi diciamo per esperienza, che ci vuole ORGANIZZAZIONE, lavoro e lotta, sforzo e sacrificio, resistenza e ribellione.”
Subcomandante Insurgente Moisé